Le prime persone che affiancarono il parroco, nel concretizzare la sua idea, furono i signori Antonio Conti, Remigio Caneschi e Torquato Ciarpaglini. Fu così che nel mese di Febbraio dell’anno 1911 essi giunsero ad istituire il primo gruppo di persone in aiuto alle famiglie bisognose, cui posero il nome di: “VENERANDA CONFRATERNITA DI MISERICORDIA DI SUBBIANO“.
I primi rudimentali strumenti di soccorso furono due barre in legno disposte parallelamente con un telo di iuta in mezzo, fungevano da barella per il trasporto o il trasferimento dei malati più gravi. Come mezzo di trasporto, dove esisteva una strada, si servivano di un “barroccio” trainato da un cavallo di proprietà di un volontario.
All’epoca i Volontari si distinguevano in:
- Militi, addetti al trasporto dei malati;
- Incappucciati, incaricati di traslare i defunti al cimitero.
In quel periodo gli insediamenti maggiori erano nelle frazioni circostanti il paese di Subbiano, ed in molti casi tali località erano raggiungibili solo a piedi, a volte capitava che il malato veniva portato a spalle, perché gli angusti ed impervi sentieri non consentivano neppure il passaggio con la barella.
Il primo veicolo a motore adoperato dalla Misericordia per il trasporto dei malati, fu una vecchia auto militare lasciata dagli alleati durante la seconda guerra mondiale. Adattata al caso essa contribuì notevolmente a rendere più efficace l’opera della Confraternita in quel periodo.